DECRETO 41: ARRIVANO I LICENZIAMENTI. Presentazione del Libro “Anni difficili. I licenziamenti in tempi di crisi” di e con Stefano Giubboni. 4 giugno 2021 h 16.00 in streaming sulla pagina fb LavoroVivo – Studio Legale di diritto del Lavoro

Il 4 giugno 2021 dalle h 16.00 presenteremo, insieme all’autore, Stefano Giubboni, questo prezioso libro sui licenziamenti, che arriva in un momento cruciale. Sin dall’inizio della pandemia l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha lanciato l’allarme di una imminente “catastrofe occupazionale”.

Per prevenirla in Italia è stato disposto il “blocco” dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo per il periodo necessario a mettere in campo provvedimenti che avrebbero dovuto consentire la tenuta dell’occupazione.

Ma tali provvedimenti strutturali (primo tra tutto una generalizzata riduzione dell’orario con il ricorso alla solidarietà espansiva) non sono mai stati posti in essere, ed anche la elementare quanto necessaria misura emergenziale del blocco dei licenziamenti è stata infine cancellata per ordine di Confindustria dal Decreto Legge 41 che prevede il riespandersi del potere di licenziare dal primo luglio 2021. E quindi ci aspettano a breve centinaia di migliaia di licenziamenti, che in rilevante parte non saranno necessitati dalla crisi ma dall’imperdibile occasione di fare un radicale ricambio della forza lavoro, espellendo i più sindacalizzati e costosi, sotto il cappello omnicomprensivo del Covid.

E a tutto ciò si dovrà provare a rispondere con le norme lasciateci dagli ultimi decenni di una legislazione sul lavoro che – partendo da Berlusconi, passando per Monti e finendo con Renzi – ha quasi cancellato ogni diritto. Ma questo libro ci incita da un lato a mettere a fuoco ed usare al meglio gli strumenti che ancora abbiamo, e dall’altro a “sfruttare” la situazione per costruire soluzioni radicali, che rimettano al centro i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici dentro e fuori il posto di lavoro.

Ed è proprio questa la sfida che il libro ci pone laddove afferma che “qualunque idea di rilancio del paese deve passare dalla ritrovata centralità del lavoro: quindi dei suoi diritti e delle sue giuste tutele”.

Quindi insieme all’Autore cominceremo a riflettere su come rispondere all’imminente seconda “ondata” di licenziamenti (la prima è quella che ha colpito un anno fa circa un milione di lavoratori e, soprattutto lavoratrici, invisibili: al nero, a chiamata, con contratto a termine, pseudo autonomi ecc. ecc.), ed al contempo immaginare nuove tutele in grado di rendere effettiva la stabilità sul posto di lavoro anche a prescindere dal tipo contrattuale applicato.